La Pasqua 2025 ha portato con sé un’ondata di rincari record e che colpisce duramente il carrello della spesa. Le tradizionali uova di Pasqua e le colombe hanno visto aumentare i loro prezzi del 30-40% rispetto al 2024, lasciando i consumatori di fronte a scelte difficili. Nonostante l’incertezza economica, tuttavia, le famiglie si sforzano di mantenere vive le tradizioni, adattandosi ai nuovi costi.
Rincari record per le uova di Pasqua: aumenti fino al 40%
Le uova di Pasqua, simbolo della festa, hanno subito un aumento significativo, con i prezzi che sono saliti del 5-6% in media. Alcune marche più rinomate, hanno registrato rincari che arrivano fino al 40%, trasformando un acquisto tradizionale in una spesa più impegnativa. Se nel 2024 il prezzo medio per chilo si aggirava attorno ai 56,10 euro, quest’anno per le versioni premium possono superare i 130 euro al kg.
Perché questo balzo dei prezzi
Diversi fattori sono all’origine di questa escalation:
- Aumento dei prezzi delle materie prime: il cacao, ingrediente base per la produzione delle uova, ha visto una fortissima impennata, complice una domanda in crescita e difficoltà d’approvvigionamento nelle principali aree di produzione;
- Costo del burro: il burro, fondamentale per il cioccolato delle uova, ha registrato un aumento significativo. L’aumento dei costi per il latte e una situazione agricola complessa hanno influito pesantemente sul prezzo finale;
- Problemi nelle forniture agricole: la scarsità di alcune materie prime agricole ha reso più costosa la produzione delle uova, aumentando il costo delle materie prime come la farina e lo zucchero;
- Impatto delle difficoltà logistiche globali: le interruzioni nelle catene di approvvigionamento hanno colpito duramente le importazioni, facendo lievitare i costi complessivi delle materie prime.
Questi fattori combinati hanno spinto molte aziende a rivedere i propri prezzi di produzione, trasferendo in parte l’incremento sui consumatori, che si trovano così a fare i conti con uova di Pasqua più care.