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Piano Transizione 4.0: cos’è e come si accede alle agevolazioni

PIANO TRANSIZIONE 4.0

Piano Transizione 4.0

Il Piano Transizione 4.0 è la nuova politica industriale del paese, votata fin da subito alla sostenibilità e all’inclusione.
Ma cos’è il Piano Transizione 4.0 nel dettaglio? Cosa si intende per Piano Transizione 4.0 bonus macchinari?

Approfondiamo cosa prevede il piano, come si accede alle agevolazioni, a quanto ammontano le aliquote spettanti e come utilizzare i crediti d’imposta.

Cos’è il Piano transizione 4.0

Il Piano Transizione 4.0 è l’iniziativa con cui il Mise, Ministero dello Sviluppo Economico ha introdotto un incentivo per invitare le imprese a fare investimenti in beni strumentali nuovi.
In termini di finanziamento, alla base del Piano ci sono:

  • Le risorse stanziate dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge n. 178 del 30/12/2020, articolo 1, comma 1051 e seguenti)
  • Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) a cui è collegata la legge, che stanzia oltre 24 miliardi di euro per il biennio 2021-2022.
  • Nella pratica, l’incentivo, chiamato anche “bonus macchinari” consiste in un credito d’imposta il cui importo è commisurato al costo dei beni acquistati.

Il Piano Transizione 4.0 si propone quindi lo scopo di incentivare l’innovazione e la cosiddetta Industria 4.0, (link alla pagina) attraverso delle agevolazioni fiscali che vengono elargite in forma di credito d’imposta sugli investimenti effettuati dalle imprese in beni materiali e immateriali.

Cosa prevede il Piano Transizione 4.0

Riassumendo in punti, il Piano Transizione 4.0 prevede:

  • Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
  • Scopo ultimo è la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi in Italia, che viene spinta supportando e incentivando le imprese che investono in nuovi beni strumentali.
  • Al centro c’è la ricerca, che viene stimolata per sostenere la competitività delle imprese nel panorama nazionale/internazionale, e favorire i processi di transizione digitale.
  • Il tutto in ottica di perseguire l’economia circolare e la sostenibilità ambientale.

Credito d’imposta formazione 4.

Qui il focus è sull’incentivazione della formazione del personale coinvolto in lavori legati alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
A chi spettano le agevolazioni previste dal Piano Transizione 4.0
Prima di capire a chi spettano le agevolazioni previste dal Piano Transizione 4.0, è importante sottolineare che questa misura va a rinnovare le precedenti agevolazioni a sostegno degli investimenti e la trasformazione digitale, quali l’iper e il super-ammortamento e il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo.
Il credito d’imposta previsto dal Piano spetta quindi alle imprese che acquistano beni strumentali nuovi, materiali e immateriali nel periodo che va dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2022.

A quanto ammontano le agevolazioni previste per l’acquisto di beni strumentali?

il Piano ha stabilito delle percentuali specifiche:

  • per gli investimenti aventi oggetto beni ordinari, diversi da quelli 4.0, il credito riconosciuto è pari al 6% del costo nel limite massimo di costi ammissibili fino a 2 milioni di euro.
  • per i beni funzionali allo smart working l’aliquota aumenta fino al 15%;
  • per i beni immateriali 4.0 fino al 20% per investimenti 2021 fino a 1 milione di euro;

per i beni materiali 4.0 su investimenti 2021 il credito è pari:

  • al 50% del costo per investimenti fino a € 2,5 mln;
  • al 30% per la quota compresa tra € 2,5 milioni e € 10 mln;
  • al 10% per la quota compresa tra € 10 mln e € 20 mln.

E le agevolazioni per i beni materiali 4.0 relative al 2022? 

Per gli investimenti in beni materiali 4.0 relativi al 2022 l’azienda avrà invece diritto ad un credito d’imposta pari al:

  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a € 2,5 mln;
  • 20% per la quota compresa tra € 2,5 mln e € 10 mln;
  • 10% per la quota compresa tra € 10 mln e € 20 mln.

Agevolazioni per ricerca, sviluppo, innovazione e design

Per gli investimenti in ricerca, sviluppo,innovazione e design l’aliquota è pari:

  • al 20% fino ad un massimo che va da 3 a 4 milioni di euro per le attività di R&S;
  • dal 6% al 10% con massimale da 1,5 a 2 milioni di euro, per innovazione tecnologica e design.
  • L’aliquota sale fino al 15% per progetti d’innovazione tecnologica legati alla transizione tecnologica o innovazione digitale 4.0.

Agevolazioni per formazione come previsto dal Piano Transizione 4.0

Per gli investimenti in formazione 4.0 l’aliquota è pari al:

  • 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 300mila euro per le piccole imprese;
  • 40% per le medie imprese nel limite di 250 mila euro;
  • 30%, sempre nel limite massimo annuale di 250 mila euro, per le grandi imprese.

Le agevolazioni del Piano Transizione 4.0 sono cumulabili?

Sì, le agevolazioni sono cumulabili con altri finanziamenti come quelli regionali, nazionali o europei come i contributi “de minimis”.

Come funziona il credito d’imposta per beni strumentali?

La regola è la compensazione, ovvero il credito d’imposta si può utilizzare esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo.

La data di decorrenza è stabilita con precisione, ovvero:

  • dall’anno di entrata in funzione per gli investimenti in beni strumentali non 4.0;
  • dall’anno di avvenuta interconnessione per i beni strumentali materiali e immateriali 4.0.

Fanno eccezione gli investimenti NON 4.0 effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro, per cui è possibile l’utilizzo in compensazione in un’unica quota annuale.

Conclusioni

Questo articolo punta a fare chiarezza e a schematizzare i benefici che l’azienda può recepire attraverso il Piano Transizione 4.0, in termini di ammodernamento tecnologico, sostenibilità e naturalmente a sottolineare i benefici economici delle agevolazioni mediante credito di imposta.
È importante ricordare che per ottenere le agevolazioni è necessario certificare che i beni strumentali acquistati possiedano i requisiti essenziali indicati nella circolare 4/E del 30.03.17.
La certificazione avviene attraverso perizia asseverata previa consulenza, un’occasione che come spiegato in questa pagina può aiutare le PMI a orientarsi in modo migliore nel ridisegnare i propri processi produttivi, in una logica di sicurezza, efficienza e interconnessione 4.0.

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