Verifiche Impianti Elettrici CEI 64-8/6

Parte 2 verifiche

Verifiche Impianti Elettrici CEI 64-8/6 _ Nei Locali ad uso Medico

 

Verifiche Impianti Elettrici CEI 64-8/6 _ Nei Locali ad uso Medico

A seguito della progettazione e alla successiva realizzazione, è obbligatorio realizzare le verifiche impianti elettrici CEI 64-8/7 nei locali ad uso medico, riportando gli esiti delle prove su un apposito registro che deve esser firmato dal tecnico abilitato.

Verifiche Impianti Elettrici CEI 64-8/6_ Iniziali (sez. 710.61)

Perché il livello di protezione raggiunto in fase di progettazione e realizzazione dell’impianto elettrico negli studi medici possa essere mantenuto nel corso del tempo, devono essere messe in atto opportune procedure di uso e di manutenzione, in particolare le verifiche per riscontrare che i soggetti che si occupano dell’esercizio e della manutenzione degli impianti siano corrette.

Le norme di riferimento sono il DPR 462/01 per quanto riguarda le verifiche e l’art. 86 del dlgs 81/08 per i controlli.

Concentrandosi sulla norma relativa alle verifiche, l’INAIL ha il compito di verificare a campione la prima verifica degli impianti di messa a terra dislocati nei luoghi di lavoro e nei locali ad uso medico le verifiche sono più puntuali in quanto vi è la presenza di pazienti in condizioni debilitate.

Approfondiamo il tema delle verifiche impianti elettrici 64-8/6 che devono essere effettuare prima dell’iniziale messa in servizio e a seguito di eventuali modifiche e riparazioni, ovviamente anche in questo caso prima dell’iniziale messa in servizio.

Rapporto di prova della verifica iniziale Art. 61.4 norma CEI 64-8/6: 2012-06

Si tratta di una questione molto dedicata e che deve essere eseguita con la massima cura.

Le verifiche devono infatti essere effettuate dal tecnico abilitato e questa è l’ultima operazione che viene svolta dall’installatore o dal tecnico prima di redigere la Dichiarazione di Conformità.

È inoltre importante considerare che ai sensi del DPR 462/01 le verifiche costituiscono omologazione dell’impianto e sono le seguenti:

  1. ESAME A VISTA: precede le prove e va effettuato con l’intero impianto fuori tensione. Ha lo scopo di accertare che i componenti elettrici siano conformi alle prescrizioni di sicurezza delle relative Norme e non visibilmente danneggiati in modo tale da compromettere la sicurezza.
  2. PROVE DI MISURA: si tratta di specifiche prove come ad esempio la continuità dei conduttori di protezione, la resistenza d’isolamento dell’impianto elettrico, fino alla caduta di tensione (Devono seguire un ordine specifico). È doveroso richiedere a chi esegue il lavoro delle verifiche che compili un documento intestato dove riporta quali verifiche sono state eseguite e con che modalità.

Il registro delle verifiche e dei controlli periodici

L’impianto elettrico deve essere sottoposto a controlli periodici, con lo scopo di mantenerlo efficiente ai sensi del dlgs 81/08 art. 80 e alla Norma CEI 64-8/7 Sez. 710 – “Locali ad uso medico”.

registro impianti elettrici uso medico

Ecco che le Verifiche Impianti Elettrici per i locali ad uso medico del gruppo 1 e gruppo 2 devono essere fatte obbligatoriamente per verificare il livello di sicurezza da un tecnico.

Gli esiti delle suddette verifiche e prove strumentali (semestrali / annuali) devono quindi essere trascritte su di un apposito registro che va a riportare la data di verifica e il nominativo del tecnico esecutore. Il registro deve essere tenuto nella struttura, a completa disposizioni degli organi ispettivi.

Quando devono essere eseguiti i controlli periodici?

A tal proposito esiste uno scadenziario ben definito da prescrizioni legislative e normative e i controlli variano in funzione di fattori quali:

  • la dimensione della struttura;
  • l’accessibilità da parte di pubblico,
  • la tipologia di attività medica svolta nei singoli locali,
  • la fonte di rischio: (microshock, innesco di incendio, microshock, ecc.);
  • la presenza di elementi che contribuiscono a ridurre o contenere rischi di altra natura (ad esempio l’alimentazione di riserva o l’illuminazione di sicurezza).

Per quanto riguarda gli studi medici odontoiatrici ed estetici (locali medici del gruppo 1), le verifiche devono essere eseguite con cadenza biennale e gli esiti devono essere verbalizzati, quindi tenuti nell’apposito registro.

Per quanto riguarda le attività ad uso medico come gli ospedali, le case di cura e simili con oltre 25 posti letto, tali strutture devono annotare nell’apposito registro dei controlli periodici relativi all’efficienza degli impianti elettrici.

Anche in questo caso il registro deve obbligatoriamente essere messo a disposizione delle autorità competenti e contenere le seguenti almeno le seguenti informazioni:

  • tipologia di verifica effettuata;
  • data di esecuzione della verifica;
  • esecutore;
  • esito della verifica.

Chi ha la responsabilità del registro?

Il responsabile della struttura sanitaria, che deve conservarlo e renderlo sempre disponibile, assieme al Progetto CEI 0-2 e alla Di.Co. Dichiarazione di Conformità.

Ecco che, per concludere, è importante che esista un forte coordinamento fra il tecnico abilitato e il responsabile della struttura sanitaria, perché possano sussistere la sicurezza e la tranquillità che solo le opportune verifiche e la loro annotazione possono assicurare.

Ti invitiamo a contattarci cliccando su questo link per ricevere informazioni e per richiedere un preventivo di progettazione dei locali ad uso medico, sulle verifiche di primo impianto e controlli periodici, o sulle operazioni che interessano gli impianti elettrici nei locali ad uso medico.

Qui trovi un approfondimento sugli impianti elettrici nei locali ad uso medico. . https://www.pmstudiotecnico.it/impianti-elettrici-nelle-strutture-sanitarie/

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